Citazione

Immagini scaricabili per t-shirt e canotte manifestazione Pesaro

Tutti alla manifestazione di Pesaro l’8 luglio!

Liberi di Scegliere

Eleonora Manfroni mette a disposizione queste immagini da stampare su t-shirt e canotte in occasione della manifestazione di Pesaro per la libertà di scelta prevista per l’8 luglio. Per qualsiasi altro utilizzo che esuli da questo contesto siete pregati di scrivere a sistasart@gmail.com indicando la vostra richiesta. 

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Figli della libertà: invito per questo sabato

A chi è capitato di interrogarsi se davvero le scelte fatte per i propri figli fossero azzeccate? Chi ha visto Figli della libertà?

Ecco un invito per questo sabato a #Bologna, per tutti coloro che si fanno delle domande.

Arriva il #FamilyDay a @Scinthilla: occasione preziosa per passare un pomeriggio di qualità, in campagna e con tante proposte per la mente e la pancia.

Vi aspetto?

13maggio

Vaccinare o non vaccinare, questo è il dilemma!

Dall’anno scorso è uscita in Emilia Romagna la normativa regionale che esclude dai nidi i bambini non in regola con il calendario vaccinale imposto dal SSN.

Come genitore che si assume un grande rischio sia nel rispettarla, sia nel voler andare a fondo, mi pongo tante domande. Perchè molte sono destinate a restare senza risposta?

Dalle mie umili reminiscenze giuridiche ho osservato che questa legge è discriminatoria, è in conflitto con altre normative, compresi numerosi articoli della nostra Costituzione!

Attualmente non è in atto un’emergenza sanitaria che giustificherebbe l’obbligo di un trattamento sanitario per tutti: non ci saranno mica degli interessi economici dietro?

La scelta dell’obbligo va contro le più aggiornate linee guida in materia sanitaria. Informare sarebbe più costruttivo che obbligare!

Strano ma… dei 4 vaccini obbligatori 3 non hanno a che fare con la protezione della comunità. L’patite b è una malattia trasmessa sessualmente e con emoderivati; il tetano non si trasmette da persona a persona; il vaccino antipolio in uso protegge il singolo ma non il contagio né la trasmissione dell’agente infettivo.

Un altra contraddizione: vaccini obbligatori per i bimbi ma non per gli operatori .
Non esiste la possibilità di effettuare solo le vaccinazioni obbligatorie perchè
Non esistono i vaccini singoli richiesti.
La scelta di abolire il certificato medico per la riammissione al nido è in netto contrasto con la politica di presunta tutela della salute adottata con l’introduzione della legge

Per chi è a Bologna oggi ci sarà un incontro tra genitori in Drogheria 53, Via del Pratello 53. Io voglio capirci di più: maneggio merce preziosa!

Fitoalimurgia & vita in natura

Si chiama fitoalimurgia la conoscenza dell’uso delle specie vegetali, principalmente le erbe spontanee, a fini alimentari. La fitoalimurgia fu un principio di nutrizione anche in tempo di #guerra, lo sanno bene i #nonni che bevevano la #cicoria al posto del #caffè.

La #natura è generosa e con l’arrivo della #primavera è un trionfo di fiori ed erbe, moltissime commestibili.

Ricordiamocelo: prima di essere #agricoltori eravamo #raccoglitori ed ecco che in ogni #stagione sapevamo raccogliere l’apporto nutritivo utile per quel momento o la giusta difesa per l’organismo o lo stimolo agli organi offerto proprio da quella pianta di stagione. Raccogliere oggi significa anche prendersi un pò di tempo per stare nel verde, evitare i pesticidi presenti nelle agricolture, guardare il mondo con occhi diversi per accordarsi al ritmo naturale che ci accompagna dal sorgere al tramontar del sole.

Nel sottobosco ma anche nelle aiuole in città tutto è una danza  e il “mondo silenzioso” si accorda intorno a noi e d’un tratto ci assale un profumo che emerge tra i gas di scarico o ci cattura un colore sfavillante là dove fino al giorno prima non c’era nulla. Questa è #magia!

Abile erborista, trasformatrice di magie è Laura Dell’Aquila, che opera nel suo meraviglioso Giardino di Pimpinella, un luogo speciale dove imparare ad apprezzare le erbe spontanee e tutti i possibili usi: alimentari, terapeutici, cosmetici e di autoproduzione in generale.

Sono sempre più orientata a credere che l’alimentazione sia un fatto culturale: dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei. Pensate nelle scuole dove i ragazzi, all’ora della merenda, si scambiamo libagioni a colpi di chi ce l’ha più dolce, più scintillante e più grossa. La chiusura mentale può portare a disprezzare quello che la natura ci offre, pensando che poichè cresce spontaneo sia più inquinato o sia calpestato o peggio ancora sia avvelenato, come la mela di Biancaneve. Se osservate i bambini in primavera vedrete come i prati sono magnetici per loro: ecco l’invito a riconnetterci a quell’energia e a divertirci come loro a fare mazzolini da donare e ornare tavole per riportare al centro la vita selvatica.

Nasce proprio in questi giorni vicino a Bologna un posto dove ricaricarsi e prendere uno spazio per sé: la nuova sede di Scinthilla a Casalecchio di Reno. Ospita incontri, eventi e seminari aperti a tutti su vari temi che interessano le persone e la società di oggi.

Non vi offriremo fiori da mangiare, quello è un percorso personale, ma il resto sarà tutto rigorosamente all’aperto!

 

Bars non è il plurale di bar..

Recentemente mi sono imbattuta in questo strumento di crescita: access consciousness.

Dopo averlo provato confesso che mi sono sentita bene, rigenerata come dopo un sonno profondo, carica e svuotata allo stesso tempo. Com’è possibile?

BARS significa barre e questo metodo – coniato da Gary Douglas & Dr. Dain Heer – propone di rimuovere, grazie ad una leggera pressione su vari punti della testa, le “barre” che bloccano la mente e lo scorrere di nuove possibilità.

Qualcuno lo chiama “libro della legge“, qualcuno le chiama “credenze“, qualcuno le chiama “seghe mentali“: di fatto ognuno di noi ha un sistema di credenze o convinzioni che a volte bloccano e inchiodano le possibilità in divenire, per conservare sistemi di pensiero già testati e approvati.

Ecco che questa specie di massaggio apre a delle possibilità e potenzialità inesplorate, destrutturando il cognitivo e permettendo di “fluire” con l’universo.

Figo eh? Provare per credere!

Tanti auguri… Ci vediamo con l’anno nuovo!

auguri-natale-2016

 

Il tempo è circolare!

calendariocircolare_20162Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, incalza una certa frenesia: non so se è per le scadenze che si avvicinano o per i conti dei vecchi buoni propositi che non tornano mai, fatto sta che tutto si muove.

Definire il tempo lineare è solo una convenzione, perchè il tempo – oltre a non esistere (!) – è circolare.

Certo la prima osservazione ha già causato abbondanti reazioni e vi risparmio parentesi filosofiche (in cui credo) ma lascio questa affermazione decantare come un buon barolo dentro ognuno di voi.

Sulla circolarità del tempo invece ho visto volti più distesi: qualcuno se lo ricorda benissimo. A volte può essere difficile pensarci il lunedì mattina – specie se la giornata inizia con le corse nel traffico e le scadenze magicamente tutte prioritarie – mentre può essere più lampante accorgersene durante una bella passeggiata nella natura che ci offre i suoi doni.

Mia figlia di 5 anni mi ha chiesto: perchè non ci sono più le foglie sull’albero rosso che guardavamo ogni mattina? Perchè il tempo gira e porta con sé i suoi tempi e il suo spazio.

Ecco che guardare la data del proprio compleanno – per i miei bimbi gli eventi dell’anno gravitano solo attorno a Natale, compleanno, il loro, carnevale, mare e scuola – inserita dentro una ruota ha il suo senso e fa comprendere anche perchè alcuni devono fare una festa al chiuso o nella neve e altri possono farla in piscina o al parco o la sera in maniche corte.

E noi “grandi”? Prendersi il lusso di alzare il naso dal pc e ascoltare come ci sentiamo oggi, capire che ogni giorno è un “nuovo inizio”, che le giornate non sono tutte uguali anche se ci dobbiamo sforzare di farlo per le famose scadenze a fine mese – ma quando abbandoneremo il calendario Gregoriano per tornare a quello lunare? – è qualcosa che non arriva sempre naturale. Eppure il mondo là fuori ce lo ricorda ogni giorno, con i suoi cicli, come i nostri cicli interni a patto che si riesca ad ascoltare. Com’è difficile restare calmi e indifferenti mentre tutti intorno fanno rumore, cantava Battiato.

Questo calendario me lo ha ricordato tutto l’anno, anche quando dovevo andare incollata con il naso per leggere la riga del giorno giusto… 365 non sono mica pochi.

Guardando l’anno trascorso mi chiedo come ho fatto a non trovare il tempo per quel bel progetto in sospeso e per riprendere quel libro cui tenevo tanto e per disegnare, ridere, scrivere di più sul blog… e la responsabilità è solo mia, poichèil tempo è davvero uguale per tutti, non come la legge.

Siamo ancora in tempo a provare a vivere questo dicembre – personalmente il mese più impegnativo di tutto l’anno – in modo circolare!

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Lettera agli insegnanti da parte di un lucido sognatore

#Educazione

DISIMPARANDO S'IMPARA

Cari insegnanti,

ognuno di voi, quando decide di varcare la soglia della scuola, si trova di fronte a un bivio: o fare una fine kafkiana, diventando un ingranaggio di un macchinario schiacciante e impersonale, o diventare un osservatore dell’ingranaggio, prenderne un po’ le distanze, per immaginare in quali altri modi potrebbe funzionare; risvegliare dentro di sé un impulso all’invenzione, finalizzato prima di tutto a salvarsi la pelle, e di conseguenza a trovare il modo di accompagnare i bambini alla prosperità e al benessere interiore.

Sì! Salvare la vostra vita psichicamente intendo, salvarla soprattutto dalla noia e da quell’agonia dell’entusiasmo che aleggia come uno spettro tra le cattedre, le lavagne, le lim, i registri, i ricorsi e le denunce dei genitori, i grembiuli, le valutazioni e i programmi ministeriali.

Io ho frequentato, professionalmente parlando, tutti i tipi e gli ordini di scuola, ma sono stato più a contatto con il mondo…

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Lettera al secondogenito

Ruben… ti devo molte scuse. Da dove inizio?
Si, certo dalla gravidanza dove non me ne sono stata ore ed ore sul divano a sentire i tuoi calcetti o il singhiozzo, non ne avevo il tempo tesoro mio..

Ero però attentissima a salvaguardare la tua incolumità li dentro visto che tua sorella tentava in svariati modi di torturarti dando pizzicotti al pancione e coniando per te svariati nomignoli.

Nove mesi sono volati e il giorno del parto più che pensare a partorire, ero in ansia per tua sorella perché prima volevo che ci fosse, poi all’idea che potesse esserci mi si accapponava la pelle… Allora è stata con i nonni ma poi doveva tornare, si certo ma a che ora?

Allora sbrigati, spingi ma no, non sono pronta, non ho ancora… dormito/mangiato/nuotato/cucinato/lavorato/visto film a sufficienza prima di fermarmi…

La tua grande fortuna e il ns bellissimo dono è che sei nato in casa. Si, proprio IN CASA e non come mi chiedono tutti perchè non ho fatto in tempo ma perchè l’abbiamo scelto. E poi abbiamo pure fatto questa cosa strana che si chiama LOTUS BIRTH.

E tu sei calmo, molto tranquillo e non so se dipende dalla “sorellina” placenta o da una distribuzione astrale degli equilibri o dal fatto che sei un secondo come dicono tutti ma è così e questo mi aiuta, parecchio.

E’ passato giusto un anno dalla tua nascita nel quale hai già capito che non essere il primo implica che:

– non fai nessun corso: “l’accompagnatore”, ecco un ruolo tutto tuo che calza a pennello;
– ci si deve svegliare presto: tua sorella va all’asilo;
– le coccole nel lettone sono da 3 persone in su;
– l’asilo è un covo di germi, ma tu lo affronti da quando avevi 10 giorni per accompagnare LEI e hai già fatto tutte le malattie che di solito si presentano in tarda età;
– di ritorno dall’asilo (di cui sopra) l’ovetto è comodo anche per dormire, chi ha il coraggio di rischiare di svegliarti? Anche ora che non ci stai più..
– il tuo bucato è lavato insieme al nostro e il Napisan non so cosa sia;
– il bagnetto per te non è un momento di relax… è un momento di training e sopravvivenza in duo.

… Potrei andare avanti  ma sappi amore che essere secondi o comunque non figli unici è un dono. La vita riserva sempre prove, sfide e rinunce e tu hai l’opportunità di allenarti fin da piccolo!

Chi va al mulino, si infarina!

Me lo diceva mia nonna: chi va al mulino, si infarina.

Mai metafora fu più azzeccata, secondo me, per adattarsi ai diversi scopi e significati della vita.

Eh già, perchè quando ti fai coinvolgere dalle cose, le cose ti trasformano e lasciano un segno… più o meno profondo.

Un’antica preghiera sciamana dice “Lei cambia tutto ciò che tocca e tutto ciò che tocca la cambia”, per delineare il continuo processo di trasformazione e di contaminazione con l’intorno, in cui ognuno di noi è coinvolto in base ai progetti cui aderisce, ai pensieri che pensa, alle azioni che compie.

Si, tutto ha un impatto e lascia una traccia, una specie di “farina invisibile”, che potrebbe diventare visibile negli anni, a tutti o solo a te.

Qualche aziendalista potrebbe chiamare “entrepreneurship” la capacità di coinvolgere e farsi coinvolgere, per indicare l’attitudine a modificare gli eventi, in base al proprio intervento. A me piace pensare ad una capacità dell’individuo di dedicarsi ad una causa, di sacrificare – nell’accezione più ampia – il proprio ego e il proprio benessere, per un fine ultimo a lunghissimo termine.

Un mese fa ho intrapreso  uno di quei progetti che sarebbero etichettati proprio come a lungo termine, un’affare per donne, 7 giorni su 7, 24 h, senza ferie e con bassa retribuzione: tanto questi non sono indicatori attendibili per misurarne la grandezza.

Benvenuto Ruben su questo piano;-)

 

La via del guerriero

O dovrei dire della guerriera? Chissà perchè quando è generico si declina sempre al maschile.

Oggi vi propongo un workshop esperienziale davvero fuori dagli schemi per domani sera a Bologna: La via del guerriero.

Il titolo è un po’ provocatorio, un po’ evocativo ma comunque ne vale la pena!
Si parlerà di  energia personale: la risorsa più preziosa che abbiamo. E’ importante imparare a riconoscerla, gestirla e metterla a frutto in maniera strategica, anche rompendo schemi e abitudini boicottanti personali.

L’incontro è libero e gratuito, fino ad esaurimento posti, la location è la sala del Comune quartiere Reno: via Battindarno 123, Bologna. Il workshop fa parte di un ciclo di incontri organizzato con la Banca del Tempo Reno ma non è necessario aver seguito i precedenti incontri.

Qui su Fb tutti i dettagli: ci conosceremo di persona qui?

Un’altra Scinthilla per la mente: val bene investire l’aperitivo del venerdì!

la via del guerriero